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TERRITÒRI -  IL TERRITORIO
San Benedetto Ullano conta 1650 abitanti che, in determinati periodi dell’anno, aumentano con l’arrivo di turisti e di molti sambenedettesi che vivono all’estero. È sorto, come tanti altri paesi, in provincia di Cosenza, con l’arrivo di profughi fuggiti dall’Albania caduta in mano ai Turchi. È situato a 460m. s.l.m. con una superficie territoriale di kmq 19,40. Confina a nord con Lattarico, a nord-ovest con Fuscaldo, a sud e ad est con Montalto Uffugo; è collegato con lo svincolo dell’A3, distante circa 14 km, attraverso la strada provinciale dell’Annea. Dal paese, percorrendo la strada provinciale 31, dopo circa 30 km, si raggiunge la costa tirrenica (Fuscaldo Marina, Paola, Guardia Piemontese). L’agglomerato urbano si snoda verso sud con la frazione Marri e la località Piano dei Rossi. A San Benedetto Ullano, per la sua posizione geografica caratterizzata a sud-est dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea e a ovest da montagne di castagni querce e faggi, si può godere di aria salubre, di acque fresche e di clima mite. A nord e a sud del paese scorrono due corsi d’acqua dove anticamente le donne si recavano per fare il bucato (finjën).
 
 
HISTORÌA - LA STORIA
Secondo vari studiosi, il nome del paese, “San Benedetto” deriva dalla presenza di un convento benedettino probabilmente sorto intorno al 1099 ma di cui non si hanno notizie storiche.
Uno dei gruppi di profughi albanesi che, dalla seconda metà del XV sec., lasciata l’Albania del sud si stanziò su questo territorio insediandosi intorno a un monastero di monaci basiliani i quali affidarono loro alcuni terreni per la coltivazione di prodotti agricoli necessari al proprio fabbisogno.
Molto probabilmente il primo edificio costruito intorno al monastero fu il Palazzo Mosciaro e, in seguito, ma sempre in epoca antichissima, il palazzo Conforti.
Tra le famiglie che maggiormente si distinsero per il loro impegno sociale bisogna citare la famiglia Rodotà. Molti esponenti di questa famiglia furono sacerdoti di rito greco e, alcuni di loro, si prodigarono per far sorgere un Collegio dove avrebbero studiato i giovani per diventare sacerdoti. Nel 1732 sorse il Collegio “Corsini” con sede nel monastero di San Benedetto Ullano.
Venne considerato la prima Università dell’Italia meridionale e vi si conseguivano le lauree in teologia e filosofia.
Nel 1794 fu trasferito nell’ex monastero di Sant’Adriano in San Demetrio Corone.
 
 
EKONOMÌA - L’ECONOMIA
In passato, si basava essenzialmente sulle attività agricole e manifatturiere che, con il passare del tempo, sono scomparse come: la coltivazione e la lavorazione del baco da seta, il lavoro al telaio, la raccolta e l’utilizzo delle castagne fondamentali per l’alimentazione, ecc.
Oggi, l’economia del paese si basa sul terziario, sull’attività di aziende agricole a conduzione familiare che coltiva ortaggi, ulivi, alberi da frutta, orzo, avena e grano tenero e duro, allevamento di bovini, suini ovini, pollame e leporidi. Oltre che sulla presenza di piccole attività commerciali (caseificio, panifici). Sono presenti inoltre sul territorio due laboratori per la riproduzione di icone.
 
 
GJUHA - LA LINGUA
La parlata arbëreshe di San Benedetto Ullano è una forma dialettale derivante dal tosco antico che era parlato nell’Albania meridionale, cioè dagli Albanesi emigrati in Italia.
Essa continua a mantenere immutate la morfologia, la sintassi e la fonologia mentre il lessico ha subito e subisce l’influenza dell’italiano e del dialetto calabrese parlato nei paesi limitrofi.
 
 
RITI - IL RITO
San Benedetto Ullano appartiene all’Eparchia di Lungro per cui, per le funzioni liturgiche, si segue il rito greco – bizantino le cui particolarità e differenze dal rito latino (più diffuso nella zona) appaiono evidenti appena si entra in una chiesa di cui uno dei maggiori elementi caratterizzanti è l’iconostasi su cui sono poste le icone.
Molto evidenti sono le differenze liturgiche: la Divina Liturgia (la più usata è quella di San Giovanni Crisostomo e, solo in determinati giorni dell’anno liturgico, quella di San Basilio) viene celebrata in greco o in albanese; per la Comunione, si consacrano il pane e il vino. Anche l’amministrazione dei sacramenti avviene secondo regole e tempi ben precisi infatti per l’iniziazione cristiana, il battesimo, la cresima e l’eucaristia vengono conferiti insieme nella stessa circostanza. Per quanto riguarda il matrimonio, esso è diviso in due momenti che sono il momento del fidanzamento e il momento dell’incoronazione.
 
 
QISHAT – LE CHIESE
Chiesa Parrocchiale “SAN BENEDETTO ABATE”. Le sue attuali basi sono quelle della prima chiesa (collegata al monastero) sorta intorno al 1000. Oggi, nel suo catino absidale campeggia un maestoso PANTOKRATOR a mosaico, opera dell’iconografo albanese Josif Droboniku.
Festa patronale: “San Benedetto Abate”: 14 Marzo
Chiesa dedicata alla Vergine Madre sotto il titolo “DEL BUON CONSIGLIO”. Custodisce una statua lignea e una tela entrambe del XVIII secolo nonché una recente icona, raffiguranti la Madonna del Buon Consiglio.           
 Festa: Prima Domenica di Maggio.
Chiesa di San Giovanni Battista. Di proprietà della famiglia Milano. Sono presenti la statua e l’icona di San Giovanni Battista e la statua di Santa Lucia.
Festa di San Giovanni: 24 Giugno.
Festa di Santa Lucia: 13 Dicembre.
Chiesa di San Rocco. In fase di restauro.
 
 
Nella frazione MARRI:
Chiesa Parrocchiale “San Giuseppe”.
Festa: 19 Marzo (se è domenica) o la Domenica successiva.
Festa Sacro Cuore di Gesù: terza domenica di Luglio.
 
Località PIANO DEI ROSSI:
Chiesa “SS.mo Salvatore”.
Festa: Prima Domenica dopo l’Ascensione.
 
 
TRADITAT – LE TRADIZIONI
Per quanto riguarda le tradizioni, è necessario citare il tipico costume femminile che, oggi, è indossato quotidianamente solo da poche persone anziane ma che viene sfoggiato dai componenti dei due gruppi folk durante le varie manifestazioni. In paese, ciò avviene soprattutto la prima domenica di Maggio quando in occasione di Vallet che ormai sono entrate nella tradizione di San Benedetto Ullano.
E’ da sottolineare il fatto che, siccome non viene indossato più come un tempo quando la maggior parte delle donne era in grado di cucirselo, oggi in paese, restano pochissime persone che si adoperano per realizzare tale costume.
 
 
GASTRONOMIA - LA GASTRONOMIA
Per quanto riguarda la gastronomia, non esistono piatti tipici di origine arbëreshe.
L’unica eccezione certa è la “nxhineta”: un dolce molto diffuso nei paesi arbëreshe ed è quello che maggiormente si distingue su un tavolo allestito nel giorno in cui viene celebrato un matrimonio e non manca né in casa dello sposo né in quella della sposa. Inoltre, viene preparato durante l’anno, per la Domenica delle Palme. Altri dolci “particolari” vengono preparati per il periodo natalizio: petulla, turdile, skallile spesso le ricette sono diverse da quelle calabresi.
In determinati periodi dell’anno, anche il pane, prende forme e nomi particolari e diverse: natallize (per il periodo natalizio; papoçulla (per la festa dedicata a S. Rocco); kuleçe (per il periodo pasquale). Anche i panifici presenti sul territorio, in tali periodi, si adoperano per mantenere viva questa tradizione preparando sia “nxhinetat” che i pani sopraccitati. Altre specialità culinarie sono quelle della pasta fatta in casa: makarrunet (i fusilli), tumacët (le tagliatelle), strangujat (gli gnocchi).
Nel periodo autunnale, il sottobosco dà gustosissimi funghi da consumare sia freschi che conservati in vari modi.
 
 
SHOQATAT - LE ASSOCIAZIONI
 Da pochi anni è presente sul territorio l’Associazione Pro-Loco “San Benedetto Ullano” che si impegna a promuovere manifestazioni di vario tipo per il mantenimento delle tradizioni locali.

 
 
NJERËZ TË NJOHURA - PERSONAGGI ILLUSTRI
Agesilao Milano. Famoso per il suo eroico gesto col quale attentò alla vita del Re Ferdinando di Borbone.
Giovanni Mosciaro. Primo deputato albanese al Parlamento Italiano nella prima legislatura con Re Vittorio Emanuele II.
Aristide Manes. Autore di diverse poesie di cui alcune pubblicate e altre inedite.
Emilio Tavolaro.  Autore di diversi testi riguardanti San Benedetto Ullano e gli arbëreshë.
Abramo Mosciaro. Inventore di un nuovo metodo stenografico: il cosiddetto Stenital Mosciaro.
 

 

Comune di San Benedetto Ullano (CS)

Via Agesilao Milano,1 - 87040 

Tel. 0984/935003 - Fax 0984/935270

P. IVA 00520700782

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